La finale di quest’anno è stata progettata come una sfida piuttosto articolata per testare la versatilità dei due contendenti, oltre che per dare lustro alla loro bravura. Entrambi hanno dovuto costruire un mazzo completo (c.d. “mazzo personale”) al quale affiancare un altro (c.d. “mazzo fornito”) estratto a sorte tra sei diversi archetipi tra i principali disponibili nel corrente metagame (due aggro, due control e due combo).

All’inizio della sfida è stato deciso in modo casuale chi avrebbe giocato il proprio mazzo personale nel primo incontro, mentre l’avversario avrebbe utilizzato un mazzo fornito. Per il secondo incontro, le parti si sono invertite: il giocatore che ha giocato il mazzo fornito nell’incontro precedente ha utilizzato il proprio mazzo personale, mentre l’avversario ha utilizzato un mazzo fornito scelto casualmente tra i cinque archetipi restanti.

Per l’eventuale terzo ed ultimo incontro, entrambi i giocatori avrebbero utilizzato i rispettivi mazzi personali… ma non ce n’è stato bisogno!